Chi non salta rana... è  2016

Le connessioni della rana con il cibo, con il nostro essere umani, con l’acqua, con la vita, con le simbologie delle varie culture sono rese in installazioni che utilizzano anche metafore e metonimie. 
La rana nell’immaginario umano abita tanti luoghi e vive ruoli a se stanti, che non sempre interagiscono tra loro, ma anche se caratterizzati da una propria forza capace di renderli autonomi restituiscono nello stesso tempo parte di una totalità.
Ogni installazione ci parla del  rapporto tra uomo e animali, e dunque tra uomo e uomo. "Ogni specie animale che muore - scrive infatti Canetti - rende meno probabile che noi si continui a vivere. Solo al cospetto delle loro fisionomie e delle loro voci noi possiamo rimanere uomini. Le nostre metamorfosi si logorano quando si spegne la loro fonte".

L’uomo è l’animale che si deve riconoscere umano per esserlo. Nella nostra cultura occidentale, come Agamben sottolinea, non si definisce mai la vita ma la si scompone in funzioni correlate e articolate, nutrizioni sensazioni pensieri e l’uomo risulta diviso in opposizioni uomo/animale, umano/inumano ecc

Installazione 1
Filo di ferro zincato, tessuto resinato con fiberglass
Cm 150 x 120 x 120 (h)

 

Installazione 2 - Piovono Rane    |         Disegni
 

Dettagli